Aldous

Circolari ipnopediche

PERCHÉ BISOGNA CANCELLARE LA STORIA

La storia esistita finora è certamente storia di lotta tra le classi e storia della continua metamorfosi dei modi di produzione. Ma è anche storia delle lotte tra credenze simboliche, tra progetti politici, tra convinzioni religiose, tra modelli scientifici, in una parola tra concetti. È nell’ambito di tali simboli e concetti che assume tutta la sua rilevanza e il suo spazio l’azione metapolitica, vale a dire quella che non si esercita direttamente nelle istituzioni che amministrano il potere e la cosa pubblica ma quella che agisce nell’ambito delle idee, dei modelli generali di convivenza tra gli umani e degli umani con i loro ambienti, nell’ampio ambito dei segni religiosi, artistici, etici, nelle questioni...

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MITRIDATE

Da vari decenni non possiedo un televisore e, quando mi capita di dormire in un albergo, mi sottopongo a un piccolo esperimento: accendo la TV e guardo per qualche decina di secondi i primi 50/60 canali memorizzati. Scorrono quindi tutte le reti RAI, quelle di Mediaset, la7 e numerosissime emittenti locali.

E allora ogni volta comprendo. Comprendo come soltanto un lento ma inesorabile processo di mitridatizzazione possa permettere a tante persone intelligenti di sottomettersi ogni giorno per varie ore a qualcosa che a me appare stupefacente:

-un’informazione (i ‘telegiornali’) che si vede subito essere né più né meno che fiction, declamata urlando, tutta ...

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L' IMPERO DELL' IGNORANZA

La lettura del libro di Davide Miccione, La congiura degli ignoranti. Note sulla distruzione della cultura, può essere paragonata all’inizio di un atto di purificazione. Difatti, la società odierna (e quella italiana in particolare) è permeata da uno spirito immondo che cinge d’assedio ogni individuo, e tenta sin dall’infanzia l’estrema corruzione, ossia il disconoscimento di cosa sia cultura. È lo spirito immondo dell’ignoranza che avanza vittorioso. Già nelle Sacre Scritture l’ignoranza veniva fortemente stigmatizzata (ad esempio, in Osea 4:6).

Il riferimento all’ignoranza come uno spirito immondo, dunque, non &am...

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ULTIME AVVERTENZE PER AFFRONTARE LA CONGIURA

Alcuni fatti

In due recenti occasioni ho ascoltato, abbastanza incuriosito ma per niente sorpreso, le opinioni di due persone differenti per età e formazione: una di sessant’anni e una di quasi cinquanta, una con laurea in indirizzo tecnico e l’altra con diploma tecnico. Entrambe ben integrate nel tessuto sociale e produttivo attuale. Una di genere maschile, non sposata e senza figli; l’altra di genere femminile, sposata e con entrambi i figli che frequentano l’università italiana. La loro, sebbene sommaria, descrizione è utile a comprendere la trasversalità e la diffusione di certe opinioni nelle generazioni che attualmente hanno in mano la gestione, nel ...

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SCIENZA E MORALE

Qualche tempo fa ho partecipato a un Convegno durante il quale, insieme a delle relazioni rigorose e metodologicamente fondate, ho avuto anche la ventura di ascoltare interventi caratterizzati da un habitus scarsamente scientifico. Si è infatti trattato di relazioni che non avevano lo scopo primario di comunicare i risultati di una ricerca che fosse quanto più oggettiva possibile ma di convertire a dei valori morali. Alcuni segnali di tale intento sono stati ad esempio:

-il tono omiletico del discorso, come in una riunione di alcolisti anonimi nella quale si invitano gli astanti a riconoscere il proprio vizio e a esprimere una chiara volontà di redimersi;

-la espl...

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LA TRAVE E LA PAGLIUZZA

Costituisce un caso unico la quasi totale impunità e immunità che la comunità internazionale contemporanea riserva a uno dei suoi Stati. Al di là infatti delle ormai ultradecennali, tradizionali e del tutto disattese ‘risoluzioni’ dell’ONU; al di là degli ‘ordini’ della Corte Internazionale di Giustizia e della Corte Penale Internazionale che intimano di sospendere immediatamente le politiche genocidiarie; al di là dell’indignazione politico-morale che nonostante tutto si va diffondendo, le dichiarazioni e le pratiche dello Stato di Israele rifiutano in modo deciso, sistematico e sprezzante qualunque richiamo alla legalità e all’umanit&...

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SORVEGLIARE E PUNIRE NEL XXI SECOLO

«Indipendentemente dalla volontà degli uomini e delle autorità che li dirigono», scrive Fernand Braudel, i fenomeni collettivi si generano, accadono, tramontano, mutano (Civiltà materiale, economia e capitalismo (secoli XV-XVIII), vol. III, I tempi del mondo, trad. di C. Vivanti, Einaudi, Torino 1982, p. 65). Una volta avviate, le dinamiche sociali e politiche vivono di vita propria, seguendo regole certo non rigide come quelle che guidano il mondo fisico ma molto forti e a volte assai simili ai principi che sottendono le trasformazioni materiche.

I climi di guerra sono pericolosi anche per questo, come gli eventi del 1914 ampiamente dimostrano, costituendo un sinis...

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LA DEMOCRATICA SCELTA DELLA PROPRIA SCHIAVITÙ

Il concetto di libertà come quello di felicità esiste nelle funzioni cerebrali dell’essere umano e sicuramente anche in quello degli altri esseri senzienti solo che, a parte le fughe come quelle del leone di Ladispoli di qualche mese fa, non potendoli intervistare possiamo solo dedurlo. Anche le nascenti Intelligenze Artificiali nate per essere assoggettate un domani lontano, se vogliamo credere alle profezie del film culto Blade Runner, le reclameranno. Lasciamo da parte in questo contesto la felicità (o meglio la sfioreremo nel corso della riflessione) e stressiamo il concetto di libertà.

La prima libertà paradossalmente non nasce sotto buoni auspici se vogliamo scomodare ...

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L’OBBEDIENZA È DI NUOVO UNA VIRTÙ

Difficile trovare una terza posizione. Purtroppo. La prima è che la democrazia sia lo spazio in cui si costruiscono le decisioni, i compromessi e i convincimenti a partire dalle idee che ogni uomo coltiva in se stesso. Dalla collaborazione e dallo scontro tra i diversi modi di vedere il mondo esce fuori il nostro costante tentativo di capirlo e amministrarlo. Non sono le idee ad essere contenutisticamente democratiche (chi mai dovrebbe deciderlo?) ma il loro costante confronto e il lavoro per assicurarlo. È faticoso farlo e bisogna resistere alla disumanizzante ma facile tentazione di non riconoscere l’altro come un interlocutore. Bisogna riuscire contemporaneamente a pensare che ha torto ma che questo suo “torto” non lo butta fu...

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L'OBSOLESCENZA PROGRAMMATA DELL'UOMO

All'inizio del dopoguerra, un gruppo di grandi produttori di lampadine si unì per formare il cartello Phoebus, con l'obiettivo di standardizzare e controllare la produzione e la distribuzione delle lampadine ad incandescenza. Il cartello stabilì un accordo per ridurre la durata media delle lampadine a incandescenza da circa 2.500 ore a sole 1.000 ore.

Progettando le lampadine in modo che si guastassero più rapidamente, i produttori potevano garantire un maggiore turnover delle vendite.

Alfred P. Sloan Jr., un dirigente della General Motors, propose di introdurre modifiche annuali al design per incoraggiare i proprietari di veicoli ad acquistare nuovi ricambi ogni anno. Nonostante ...

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LA VERSIONE DI YEOSHUA

Come si spiega che un popolo, segnato nella sua storia più recente dall'orrore della Shoah, possa sopportare l'annientamento di un altro popolo, per giunta semita? Come si arriva a legittimare un tale paradosso che contrasta perfino con la misura vetero testamentaria della proporzionalità tra l'offesa e la vendetta?

Per quanto la domanda possa apparire ingenua e perfino grossolana, il massacro di Gaza chiama in causa una questione non solo radicale ma anche scomoda e a rischio di clamorosi fraintendimenti: l'identità ebraica e quanto di enigmatico si agita nell'anima profonda di un popolo che ha eletto l'unicità a suo tratto distintivo. E non a torto, perché...

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SI SCRIVE MERCATO MA SI LEGGE VIOLENZA

 

Ogni volta e troppo spesso, quando le notizie di cronaca mettono in scena il teatro dello sdegno per l'orrore consumato, inizia la rituale retorica delle istituzioni e l'immediata quanto impotente reazione emotiva dei cittadini che, da comprimari, incarnano la frustrazione dell'inutilità. Un tempo, dietro la spinta di una parte non marginale della società civile, il ceto politicante poteva almeno ripiegare su una parvenza di credibilità per esorcizzare la vergogna, se mai ce ne fosse stata traccia. Oggi quello sforzo serve all'intera catena istituzionale per allestire comparsate e vuote dichiarazioni di principio senza conseguenze o con atti privi di ogni coerenza. Un "oggi&a...

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BERLUSCONI, LA SEMPLIFICAZIONE

Un po’ come accade con i grandi scrittori, la cui opera secondo la prassi critica viene considerata integralmente solo dopo la loro morte, allo stesso modo, per trarre un bilancio, si fa con i leader politici. La morte è sempre il sigillo della vita, il punto di chiusura obbligato e necessario che pone un termine a un’esistenza e consente, con un rimbalzo che dalla fine va a tutto ciò che è trascorso, di stabilire una riflessione. Vengono in mente le celebri parole pronunciate da Augusto sul letto di morte e riportate da Svetonio, stando alla testimonianza del quale, nella sua villa apud Nolam e attorniato dalla famiglia, il primo imperator dei romani avrebbe affermato che se lo spettaco...

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WOKISMO E DECOSTRUZIONE

I fenomeni collettivi che vanno sotto la denominazione di woke e di cancel culture (quelli che, ad esempio, generano gli abbattimenti delle statue di poeti e pensatori in nome di principi contemporanei) possono apparire e sono un poco bislacchi e fanatici.

Espressioni di tale loro natura sono alcuni elementi assai chiari: il vittimismo elevato a principio metodologico; la tendenza fortemente censoria verso tutto ciò che i ‘risvegliati’ ritengono espressione del Male assoluto; l’aspirazione a fare tabula rasa  di tutto il passato dell’umanità, la cui vicenda si ritiene di dover riscrivere come fosse una pagina bianca; una dimens...

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LE PAROLE

L’umano è l’animale che comunica. Non è l’unico, naturalmente. La relazione con i conspecifici è una caratteristica di gran parte del mondo animale. Tra gli altri strumenti e modalità, l’umano utilizza le parole. Esse costituiscono gran parte del suo mondo. Anche il mondo che in questo momento mette in comunicazione l’autore di queste parole con il lettore. Le parole sono dunque fondamentali. La politica e la storia sono in gran parte una lotta tra parole per il dominio di alcune di esse sulle altre. In questo dominio infatti non soltanto si esprime ma anche si fonda il potere di un gruppo di umani – tribù, nazione, chiesa, città, class...

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SCURDAMMOCE O' PASSATO

In questi giorni, per una di quelle silenziose coincidenze che possono risultare dense di significato per chi le rileva, il flusso della cronaca ci mette di fronte all’intreccio di due eventi, uno dei quali celebrato a reti unificate: mi riferisco alla vittoria di Novak Djokovic agli Open d’Australia (29 gennaio 2023), mentre il secondo, passato sotto silenzio, è l’anniversario della scomparsa di Luc Montaigner, premio Nobel per la Medicina nel 2008 (8 febbraio 2022). Sullo sfondo di questo intreccio poniamo, da una parte, l’atteggiamento che entrambi i personaggi hanno assunto nei confronti delle politiche pandemiche, con la conseguente ghettizzazione subita a causa delle loro idee, e dall’altra, la nostra riflessione c...

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APOLOGIA DEL PURGATORIO

Diceva Gaetano Salvemini (1873-1957): «Ci viene detto che nell'altro mondo potremmo scegliere tra il paradiso, il purgatorio e l'inferno. In questo mondo, la nostra libertà di scelta è assai più limitata. Possiamo scegliere solo tra il purgatorio e l'inferno. La democrazia è il purgatorio. Ma la dittatura è l'inferno. Sforzatevi di migliorare il purgatorio della vostra democrazia, ma badate a non cadere nell'inferno della dittatura».

È la parte conclusiva di una riflessione, più estesa, dello storico e politico antifascista pugliese che Enzo Di Nuoscio ha posto come esergo del cap. 4 dell'agile libro edito da Mondado...

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ŽDANOV È TRA NOI

Un percorso in tre «sogni» dentro la storia della Russia e del Novecento (Il naso o la cospirazione degli anticonformisti, Russia 2020, Andrey Khrzhanovskiy). Tre sogni scanditi dal racconto di Gogol, Il naso appunto, pubblicato nel 1836; dall’opera lirica che ne trasse Šostakóvič nel 1927; dalla condanna di Stalin e dell’apparato di inquisizione del Partito Comunista Sovietico, che giudicarono l’opera del compositore un esempio di formalismo e di complicazione antipopolare, alla quale la censura e lo zdanovismo opponevano il «realismo socialista», vale a dire una banale e volgare forma di utilizzo propagandistico dell&rsqu...

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TESI E MONDI

È in corso da tempo una demagogica e distruttiva tendenza a regalare diplomi e lauree che perdono in questo modo valore professionale e significato scientifico. Per quanto riguarda le Università, tra le varie ragioni della catastrofe ce ne sono due: la crescita incontrollata del numero degli appelli, che ha come effetto anche la mancata frequenza alle lezioni perché in pratica quasi ogni mese c’è la possibilità di dare un esame; il far sostenere a ciclo continuo le cosiddette ‘prove in itinere’, che parcellizzano l’apprendimento e fanno perdere il significato unitario (epistemologico) di un programma di studi. Gli Atenei pubblici – unica garanzia di eguaglianza sociale &nda...

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CHI TACE, ACCONSENTE

Con la fine dell’emergenza pandemica e l’attenuazione dell’allarmismo, sulla strada del ritorno ad una vita più normale comincia ad emergere qualche voce dissonante rispetto all’uniformità di opinione che ha caratterizzato il corso degli ultimi due anni e mezzo: si tratta di articoli giornalistici in cui compaiono – anche se in modo fugace – notizie di attualità e relazioni di studi scientifici che sarebbe ormai impossibile passare sotto silenzio, pena – per il giornalismo - il non potersi difendere dall’accusa di aver occultato dati solidi e conclamati. 

Potremmo ascrivere a questo filone, per esempio, le notizie su Ursula von der Leyen, ...

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UNA GUERRA POLITICAMENTE CORRETTA

Gran parte dell’informazione contemporanea e delle sue narrazioni mediatiche - che utilizzino la carta, la Rete o le immagini televisive - non ha a che fare con la realtà, con gli eventi che effettivamente accadono, con i plausibili significati che essi possono assumere. 

Questo vale per l’infodemia da Sars-Cov2 e vale per la guerra combattuta dalla NATO contro la Russia sul territorio dell’Ucraina. Tra gli ingredienti di tale distanza dalla realtà, i principali sono le omissioni, la censura e soprattutto le vere e proprie invenzioni, quelle che in una certa fase della storia recente furono chiamate post-verità, formula che però da quando dovrebbe toccare le invenzioni sanitari...

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EDUCANTE?

L’espressione «Comunità educante», diffusa e ripetuta in vari documenti del Ministero italiano dell’Istruzione e nella elaborazione dei suoi pedagogisti, è una delle più significative, in parte criptiche ma sostanzialmente chiare, espressioni della potenza che il linguaggio possiede nel nascondere la realtà mentre la designa. In altri termini, si tratta di una formula fortemente ideologica, volta a nascondere  – con il suono mellifluo dell’inclusione e della condivisione – la trasformazione ormai quasi compiuta delle scuole in luoghi di indottrinamento radicale, la cui radicalità consiste in una serie di «comportamenti attesi», n...

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IL FAVOLOSO MONDO DI PANDEMIE

L’obbedienza alla lezione di Saul Bellow, che invita a indagare il banale come oggetto preferenziale per comprendere il mondo, si infrange in me da qualche tempo di fronte al tentativo di capire la maggioranza dei concittadini (una maggioranza che si fa meno compatta e meno numerosa, ma pur sempre maggioranza) che per il terzo anno si adagia (ignorando la scomodità della postura) sulla narrazione dominante dei media e del governo. Una maggioranza che alla fede nell’eroica lotta governativa alla pandemia e alla sua paterna sollecitudine per la salvezza di ogni italiano, ha aggiunto con naturalezza la guerra come difesa dei sacri valori democratici contro le autocrazie (solo alcune, altre sembrano serbare una loro inopinata autocratica innocenza) e i l...

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L'UOMO DI DAVOS

L'homo Davos è l’uomo immaginato dal World Economic Forum (WEF) ed a forza imposto alla natura ed alla società, senza il permesso della società e ovviamente senza il permesso dell'homo Davos stesso.

L’uomo così com’è, perfezionato a forza di olocausti evolutivi, non va bene e deve essere cambiato, anche contro il suo volere e contro il suo interesse, sociale ed antropologico.

L'homo Davos vive in un mondo dove la macchina prende il suo posto nella produzione e per questo l’uomo deve imparare a vivere senza lavoro.

L'homo Davos deve vivere in un mondo senza proprietà privata e per ...

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EPISTEMOLOGIA DELLA CREDENZA POLITICA

Su che basi ciascuno si fa proprie convinzioni politiche? Quali sono le fonti di informazione, i dati, i mattoni che istituiscono le convinzioni di ciascuno, non tanto su ipotesi generali, quanto nella interpretazione di fatti concreti e nel giudizio su uomini, cose avvenimenti facenti parte della cronaca politica?

Prendiamo un caso concreto, abbastanza significativo per la sua importanza e il grado di coinvolgimento delle persone e delle opzioni politiche in tutte le loro sfumature, ma che sia al tempo stesso lontano dalle polemiche attuali che infiammano il dibattito: il caso della elezione presidenziale che ha portato alla riconferma di Mattarella vista attraverso il comportamento assunto dai partiti e dai loro leader così come giudicato da gior...

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LA SCUOLA DEI TRANSUMANI

Dove orientare lo sguardo per cogliere l’angustia di questo momento, il muoversi prevalente in pochi centimetri di spazio e di senso? Qualcuno fissa lo sguardo sui conformisti, mai così tanti, mai così attivi in parole, opere e omissioni; pronti a scattare all’unisono in una performance che ricorda il nuoto sincronizzato o una parata militare. Altri osservano i pochi sopravvissuti chierici (spesso quasi ottuagenari), i grandi classicisti o medievisti o filosofi che provano a mostrare le articolazioni del reale e, con l’aria stupita di chi non si capacita delle reazioni esagitate dell’interlocutore, lamentano il mutamento culturale in atto.

Esiste però un terzo elemento: meno evidente, me...

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OGGI SI MUORE COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI

“Il giorno successivo non morì nessuno”. Questo è l’incipit del capolavoro di Josè Saramago “Le intermittenze della morte”. In una nazione non meglio identificata dal primo gennaio nessuno muore più. Nessuno più perché, semplicemente, la Morte ha smesso di fare il suo lavoro. Invece, appena fuori dal confine, il ciclo procede normalmente. L'avvenimento suscita nel popolo sentimenti di trionfo e felicità e per le strade avvengono manifestazioni di patriottismo, perché la continua ricerca dell'immortalità ha avuto termine. Superato il primo momento d'euforia, si manifestano i primi problemi: nelle agenzie di pomp...

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LA VERITÀ, DISPERSA AL FRONTE

«Il destino della parola, di ciascuna parola del nostro linguaggio si muove tra fissità etimologica e mutevole storicità dei significati. Ètimo indica – come appunto si svela nell’origine greca – il “vero”, l’originario significato, il bisogno esistenziale che la parola ha soddisfatto al principio del suo cammino. Ma la parola assai spesso sfugge all’ètimo e cammina con sciolta libertà: è usata e poi lasciata cadere in oblio, volta a nuove accezioni e congiunta con altre, inserita nella frase e nei contesti del discorso: insomma, si carica di tempo, e fa tutt’uno con l’essere storico dell’uomo. I significati...

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LA LIBERTÀ DI ALCUNI

Vivere da paria in una società che sembra promuovere l’accoglienza e l’integrazione è un’esperienza degna di nota, soprattutto se tale status deriva dall’esercizio di quella stessa libertà di pensiero che fino a poco prima connotava l’appartenenza a cerchie culturali vivaci e significative. 
Che pensare criticamente fosse un mestiere pericoloso, si poteva intuire da tempo; eppure lo choc per la rapidità con cui si è passati dalla profilassi all’esclusione resta innegabile e solo a fatica si può tentare di integrarlo nel nostro comune vissuto di animali sociali. Più ancora, se possibi...

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ANCORA GLI INTELLETTUALI?

In un libro-intervista con Simonetta Fiori, «Il silenzio degli intellettuali», Laterza 2009,
l’apocalittico Asor Rosa additava nel “dissolvimento del ceto intellettuale, attore non innocente del declino complessivo”, le ragioni della “catastrofe” italiana.
Quello degli intellettuali e del loro rapporto col potere e con la società è, a vero dire, problema antico e nuovo insieme, sempre rinascente. Per Asor Rosa, infatti, gli intellettuali ci sono, ma tacciono e, tacendo, acconsentono, sovente per tornaconto. Per Zolla gli intellettuali, in quegli anni del boom economico, dell’Italia che si avviava a diventare potenza industriale, erano scomparsi. Dov&r...

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OLIGARCHIE COGNITIVE

Con la missione, assegnatagli dal dio, di svegliare i suoi concittadini, invitarli – per evitare “l’incantesimo” delle apparenze – a conoscere sé stessi, a porsi e a porre domande su cosa fosse la giustizia, il bene, la politica, persuaderli e rimbrottarli uno per uno, dovunque li incontrasse, nei negozi o per le strade di Atene, incessantemente per tutto il giorno, fastidioso come un tafano ai fianchi di un cavallo di buona razza ma un poco tardo e bisognoso di essere stimolato, Socrate è il primo a istituire, per le generazioni successive, la funzione e il metodo educativi dell’intellettuale.

Sarebbero dovuti passare secoli, tuttavia, prima che la parola “intellettua...

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UN LESSICO DELL'EPIDEMIA

Nel libro di Barbara Stiegler La democrazia in Pandemia. Salute, ricerca, educazione (trad. di A. Bonalume, Carbonio Editore, Milano 2021) Pandemia non significa una condizione patologica collettiva ma un luogo, un «continente mentale» nel quale molte (non tutte) società contemporanee sono state da quasi due anni confinate (p. 25). Quanto sta accadendo a partire dalla sindemia SARS-CoV-2 è infatti un evento politico di assoluta rilevanza, che ha dietro di sé decenni di preparazione culturale/economica ed è volto a inquietanti sviluppi.

Al centro dell’accadere non c’è soltanto un virus più o meno pericoloso ma c&am...

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THE CLOSING OF ITALIAN MIND

Oggetto interessante quanto inquietante questo governo, il più ideologico degli ultimi decenni come annota Tommaso Montanari in un recente articolo. Proprio perché travestito da tecnico e appoggiato da quasi tutte le forze politiche (avversato, appena appena, da una opposizione di sua maestà) il governo appare oggi come il corrispettivo pratico del realismo capitalista, della convinzione che nessuna altra idea sia plausibile. Per rappresentare questa falsa totalità, per simulare movimento e differenza laddove vi è solo identità, gli è necessario inventare sfumature, differenze per accidens, inscenare false polarità (governo prudente ma aperturista, sviluppista ma ...

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IL TEMPO CHE FU

Il sintomo del dominante Zeitgeist”, cui l’arrembante tecnologia, l’avamposto del capitalismo dotato di medusea seduzione, ha imposto la legge ferrea della velocità e del fuggevole presente, come il solo ed unico tempo della vita, fu la decisione, nell’ottobre 2018, dell’allora ministro della Pubblica Istruzione, Marco Bussetti, di cancellare il tema di storia dagli esami di maturità. Il ministro recepiva le conclusioni della Commissione di esperti, presieduta dal linguista prof. Luca Serianni, sull’inutilità del tema di storia, perché, statistiche alla mano, solo il 3% dei maturandi lo sceglieva. Scattò immediata la vibrata e risentita protesta degli storici, con un ...

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L'IGNORANZA COME VOCAZIONE

In fondo questo volume ha in sé i tratti del noir e dell’horror, della fantascienza e della tragedia, tutte insieme. Campeggia nelle sue pagine un atroce delitto, si vede delinearsi l’identità dei rei che svelano però la propria irrilevanza a fronte di ciò che c’è dietro di essi: la presenza di forze cieche e immani. Un volume che turba e ti fa sentire messo all’angolo. La cosa davvero strana però è che non si tratta di un volume di Sofocle o di Dick, di King o di Dürrenmatt bensì del genere editoriale meno glamour e affascinante che storicamente si dia: la pubblicazione di atti di convegno. Quella proven...

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LA MATRIX DELL’EDUCAZIONE PROSSIMA VENTURA

Quali sono i movimenti tettonici dell’educazione contemporanea? ‘Follow the money’ diceva Gola profonda.

Quando con il continuo processo di marchetizzazione dell’educazione l’uomo è diventato capitale umano, il docente è diventato produttore, la formazione è diventata una merce e lo studente è diventato il consumatore, il capitale si è domandato con maggiore insistenza che genere di merce fosse l’educazione.

Il suo costo, specialmente nel caso della formazione universitaria, è cresciuto enormemente negli ultimi due secoli ed in particolare a partire dagli anni Settanta del secolo scorso mentre con il generale calo...

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