LA TRASFORMAZIONE DELLA PROPRIETA' PRIVATA
La prima persona che, avendo recintato un pezzo di terra, gli è venuto in mente di dire, 'Questo è mio,' e ha trovato persone abbastanza semplici da credergli, è stato il vero fondatore della società civile. J. J. Rousseau (1754)
Concordo con Rousseau: La proprietà privata è al centro dell'ineguaglianza sociale. Eppure mi sento di dire che essa rappresenta anche un’arma contro vecchie e moderne forme di espropriazione ed espoliazione e nell’economia di mercato uno strumento di difesa per il consumatore.
Il venditore trasferisce una proprietà al compratore che con essa acquisisce anche il diritto di usarla come desidera. Tale diritto e’ oggetto di una trasformazione e presto potrebbe completamente svanire. L'acquisto di un libro, per esempio, appartiene ancora questo modello di proprietà privata in cui il compratore del libro ha il diritto e la facoltà di usarlo come desidera. Nel caso di un ebook, è diverso.
Possiediamo davvero un ebook?
Sospinto dalla saturazione a cui è costretto dalla sua stessa natura, il capitalismo sta cambiando il modo in cui una merce passa dal venditore all'acquirente. Con la determinazione a lasciare il consumatore senza case, auto, telefoni e tutto ciò a cui è abituato a considerare suo.
Questo avviene attraverso un cambiamento articolato in tre processi:
Dematerializzazione del prodotto
Il capitalismo, per sua natura, divora spazio e tempo (Harvey) e per questo motivo è stato costretto a espandersi nello spazio attraverso la globalizzazione e nel tempo aumentando la velocità del ciclo di accumulo, produzione e consumo. L'estensione nello spazio e l'accelerazione nel tempo non dovrebbero essere concepiti come effetti dello sviluppo della tecnologia, ma piuttosto come la causa.
Questi due processi sono accompagnati da un terzo, conseguenza della resistenza che spazio e tempo oppongono al capitale: la dematerializzazione del prodotto.
Il prodotto dematerializzato ha importanti conseguenze sulla produzione, sul consumo e sulle relazioni sociali; infatti può essere spostato più facilmente nello spazio e può essere accelerato indefinitamente nel tempo, cambiando la natura della proprietà.
Ne La Quarta Rivoluzione Industriale, Schwab ci dice che l'economia della condivisione e le sue piattaforme abbassano le barriere per le imprese e gli individui per creare ricchezza. Menziona Uber come modello di "servizi nuovi in rapida moltiplicazione che vanno dal bucato alla spesa, dalle faccende domestiche alle aree di parcheggio, dagli alloggi per le vacanze alla condivisione di spostamenti a lunga distanza. Tutti questi servizi hanno una cosa in comune: permettendo alla domanda e all’offerta di incontrarsi in modo semplice ed a basso costo, forniscono ai consumatori beni diversificati e consentono ad entrambe le parti di interagire e fornire feedback.
Shwab dice anche che "Le piattaforme digitali hanno ridotto drasticamente i costi di transazione e di attrito sostenuti quando individui o organizzazioni condividono l'uso di un bene o forniscono un servizio. Ogni transazione può ora essere suddivisa in incrementi molto piccoli, con vantaggi economici per tutte le parti coinvolte." Non manca l’ottimismo.
Frammentazione del prodotto
In termini di produzione, il prodotto viene frammentato in molti componenti, alcuni dei quali sono protetti da copyright, il che consente ai produttori di mantenere molti diritti. L'acquirente acquista un prodotto che teoricamente dovrebbe possedere, ma finisce per avere il controllo solo sul componente senza limitazioni d’uso, che tuttavia non puo’ funzionare autonomamente.
Dalla proprietà all'economia della sottoscrizione
Il passaggio dalla vendita alla sottoscrizione. Per rispondere alla nostra domanda originale: 'Davvero possediamo l'ebook che compriamo?' In La Fine della Proprietà, Perzanowski afferma che 'nonostante il buon senso che ci farebbe dire di sì, i rivenditori digitali insistono sul fatto che la proprietà dipende dalle condizioni di un accordo di licenza per l'utente finale (“EULA”) - quella serie incomprensibile di gergo legale su cui fai clic automaticamente "Accetto"' e, secondo loro, 'non possiedi gli ebook che hai comprato; li concedi in licenza. Cioè, hai il permesso di leggerli. Fino a quando un giorno, non lo hai più.' (p.2)
Ciò che viene affermato è il passaggio dalla vendita alla sottoscrizione.
Gli effetti della deproprietarizzazione
La deproprietarizzazione ha molti effetti sul rapporto tra venditore e acquirente, élite e cittadino comune, legge e pratica comune, vale a dire la perdita di controllo del prodotto, della sua affidabilità e del suo prezzo.
La perdita di controllo
Alla fine del processo di deproprietarizzazione, il controllo dell'uso viene completamente assorbito dalla piattaforma e sottratto all'acquirente.
La proprietà non viene più trasferita con tutti i suoi diritti come accadeva con un libro, o un’auto, ma soprattutto per i prodotti immateriali come ebook, musica online o film online, l'uso è concesso per un tempo limitato e determinato dalle condizioni del contratto. Di solito, questo contratto ha diritti limitati ed è unilateralmente gestito dalla piattaforma.
Affidabilità
Il passaggio dalla proprietà alla sottoscrizione porta a una minore affidabilità.
Se la proprietà è nelle mani della piattaforma, la sua disponibilità non è garantita. Le possibilità di poter guardare un film su Netflix dopo vent'anni dalla sottoscrizione non sono le stesse di un vecchio film acquistato in videocassetta.
Controllo dei prezzi
Le piattaforme hanno una struttura intrinsecamente orientata al monopolio e all'economia di scala. Una volta raggiunta la posizione di monopolio, i prodotti tradizionali basati sulla proprietà vengono esclusi dal mercato ed il controllo dei prezzi passa quasi interamente nelle mani dei proprietari della piattaforma.
Una volta che i negozi di dischi vengono chiusi, i controlli concorrenziali sul prezzo dei servizi come Spotify vengono indeboliti.
All'inizio, il consumatore si difende avendo accesso a servizi come giornali, musica e film senza abbonarsi, il che significa spesso illegalmente, ma col tempo le piattaforme sono in grado di applicare controlli molto più precisi e severi e il consumatore finisce per essere alla mercé di prezzi più alti.
Inoltre, in generale, nel lungo periodo le piattaforme saranno in grado di utilizzare algoritmi in grado di fornire informazioni su quanto un utente sia disposto a pagare per un determinato servizio.
Dal consumatore all'utente
In un'economia deproprietarizzata, il consumatore viene trasformato in un utente, e la proprietà viene trasformata in uso, sottoscrizione e consumo condiviso. Sia il tradizionale acquirente che il venditore perdono potere a favore dei proprietari delle piattaforme e la resistenza che il compratore puo’ opporre all'obsolescenza programmata e alla creazione artificiale di bisogni scompare definitivamente.
Il sistema è passato rapidamente dalla formula ‘il cliente ha sempre ragione’ al ‘il cliente non ha diritti’.
Sarà davvero, come alcuni sostenitori del grande reset dicono, che ‘non possiederai nulla e sarai felice’, o accadrà piuttosto che nessuno avrà niente perché pochi, pochissimi, avranno tutto?