NON PUOI PIU' NASCONDERTI
Il Decreto Capienze approvato 7 ottobre 2021 indica che il trattamento dei dati da parte delle PA è sempre consentito per finalità pubbliche. Certi che in questo momento storico dio e il demonio si trovano nei dettagli, cerchiamo di capire come leggere questa piccola notizia apparsa di sfuggita nei giornali campioni nella svista delle enormità.
Durante l’emergenza Covid degli ultimi due anni, molti governi si sono abbandonati al principio del “whatever is necessary”, prendendo misure prima impensabili, per schedare, tracciare e monitorare l’individuo, con l’obiettivo di contenere la diffusione della pandemia.
Per capire questa mossa è necessario capire a che gioco stanno giocando i mazzieri del mondo, i padroni della palla, gli elefanti nella stanza. Cosa pensano i giganti di Google, Facebook, Amazon, Apple, Microsoft? Quanto sono vere le parole di Nick Bostrom sulla superintelligenza, di Steve Lock e Yuval Harari sul dataismo, di Shoshana Zuboff sul “capitalismo della sorveglianza”,
Il futuro dell’intelligenza artificiale e delle biotecnologie, cioè delle uniche direttive verso le quali siamo in grado di immaginare un futuro, dipende da due forze, quella tecnologica e quella di acquisizione dei dati.
Indipendentemente da quale effetto queste misure abbiano avuto sul contenimento della pandemia, molte di esse, aiutate da mancanza di trasparenza e di pubblica consultazione, hanno visto i diritti alla privacy come un mero ostacolo e lo hanno aggirato, ignorato e talvolta schiacciato.
La percezione comune fino a poco tempo fa era che gli Stati Uniti fossero in vantaggio nella tecnologia e la Cina lo fosse, anche grazie alla sua grande popolazione ed al suo sistema politico, nell’acquisizione di dati. Recentemente la Cina si è preoccupantemente avvicinata anche nell’ambito tecnologico.
In un report di Marzo 2021, la commissione americana sulla sicurezza per l’Intelligenza artificiale guidata dall’ex CEO di Google, Eric Schmidt, ha avvertito del pericolo che gli USA perdano presto il primato sull’Intelligenza Artificiale a vantaggio della Cina.
Si può immaginare che nei prossimi anni gli USA e il loro codazzo di Occidente al seguito dovranno liberarsi dell’ostacolo della privacy se vorranno competere ad armi pari con la Cina. Tutto quello che sentiremo sulla privacy nei prossimi anni dovrà essere visto in questa prospettiva.
A livello antropologico questa battaglia avrà grandi ripercussioni.
Se il paradigma filosofico che ci permette di comprendere meglio cosa accadrà nei prossimi anni è il Dataismo di cui parlano Steve Lohr e Yuval Harari, secondo il quale l'universo è costituito da flussi di dati e il valore di qualsiasi fenomeno (…) è determinato dal suo contributo all'elaborazione dei dati, (…) possiamo interpretare l'intera specie umana come un unico sistema di elaborazione dei dati, con i singoli esseri umani che fungono da suoi chip".
Se il dataismo si avvia a diventare il sistema sociale ed intellettuale dominante, il dataflow e’ destinato ad assumere il ruolo di nuova fonte di verità.
Come il dio del medioevo e il mercato dell’era industriale anche il dataismo è provvisto di mano invisibile e catechismo psicologico e comportamentale per imporre un protocollo di “record, upload, share” che renderà la connessione al sistema la sorgente di ogni significato, come appunto Dio lo era nel medioevo e l’uomo nell’umanesimo.
Mentre in passato per comprendere il significato del mondo bisognava chiedere a Dio e nel presente si è trovata la matrice del senso della vita nell’uomo stesso, in un futuro sempre più vicino, un sistema in possesso di sensori biometrici, riconoscimento facciale, potenti algoritmi, adeguati sistemi di calcolo e una superintelligenza specifica molto superiore a quella umana, renderà l’adesione al sistema il fondamento di ogni filosofia.
Di fronte a questa marea epocale in cui l’individuo e la sua sacralità verranno sostituiti da un enorme network e da un individuo ridimensionato a semplice periferica, il diritto alla privacy, figlio dell’idea che l’individuo è sacro ed in esso risieda il senso ultimo delle cose, è destinato ad essere spazzato via con tutto l’universo di significati che ad esso sono legati.